Negli ambienti dell “Istituto del Verbo Incarnato (IVE), è emerso che una statua di San Giovanni Paolo II vestito con la casula dell” istituto stesso è stata realizzata ed è destinata ad essere installata presto nella sua chiesa di Manresa, in Spagna.
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Conferenza Episcopale Italiana: “L’abuso spirituale; elementi di riconoscimento e di contesto”
L’abuso nel contesto ecclesiale è sempre spirituale
INTRODUZIONE
Gli abusi di potere, di coscienza e spirituali rappresentano nella Chiesa una ferita profonda non solo per le persone che li subiscono, ma anche per le comunità e le istituzioni in cui avvengono. Si tratta di dinamiche complesse che si intrecciano con la fiducia, il ruolo dell’autorità e la vulnerabilità umana; spesso accadono in ambiti in cui le relazioni dovrebbero essere uno spazio di crescita e protezione. Comprendere questi fenomeni significa andare oltre le apparenze, cogliendo le radici sistemiche che li rendono possibili e le conseguenze devastanti che producono nelle vite delle vittime, sia a livello personale sia spirituale.
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Il Terz’Ordine dell’Istituto del Verbo Incarnato e il rifiuto dei genitori quando i figli “escono”
Il Terz’Ordine dell’Istituto del Verbo Incarnato (IVE) riunisce laici che seguono una spiritualità piuttosto diffusa e senza una gerarchia ben definita. Molti di questi laici sono padri e madri di sacerdoti e religiosi sia dell’IVE che dei Servi del Signore e della Vergine di Matará (SSVM). Infatti, c’è quasi automaticamente l’iscrizione dei padri e delle madri dei membri dell’IVE a questo Terz’Ordine. A differenza di altri Terzi Ordini più tradizionali, sembra che non ci sia un registro formale dei membri o processi organizzativi comuni, come l’elezione dei presidenti o dei segretari. Questa mancanza di struttura è un’altra caratteristica del mamarrachismo tipico del buelismo.
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Vittime di abusi spirituali da parte di congregazioni religiose: perché preferiscono l’anonimato?
Lasciare un culto non significa semplicemente allontanarsi da un gruppo: in molti casi significa ricostruirsi da zero. Molte vittime di abusi spirituali, psicologici o anche fisici da parte di gruppi settari scelgono di non farsi avanti pubblicamente. Spesso vengono mantenuti anonimi, e questo non deve essere interpretato come vigliaccheria, ma come parte di un profondo e doloroso processo di guarigione. Qui esploriamo i motivi più frequenti alla base di questa decisione.
1. Vergogna e senso di colpa interiorizzato
I culti sono esperti nella manipolazione emotiva. Una delle loro tattiche più efficaci è far sentire alla vittima che ciò che sta vivendo è colpa sua. Anche dopo essere partiti, molte persone si vergognano di “essere cadute”, preferendo tacere per evitare il giudizio esterno.
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“La legge è fatta, la trappola è fatta”. Pratiche preoccupanti nei Servi del Signore e della Vergine di Matará (SSVM)
La situazione dei Servi del Signore e di Nostra Signora di Matará (SSVM) continua a generare profonda preoccupazione a causa delle recenti rivelazioni sulle loro pratiche in relazione all’ammissione di nuove vocazioni.
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L’efebofilia nel caso del cardinale McCarrick e di padre Carlos Buela: un focus sui seminaristi
L’efebofilia, intesa come l’attrazione sessuale degli adulti per adolescenti in fase intermedia o avanzata (di solito tra i 14 e i 21 anni), è stata una questione delicata nella Chiesa cattolica, soprattutto in casi come quelli del cardinale Theodore McCarrick e di padre Carlos Buela. Entrambi i chierici hanno affrontato accuse di cattiva condotta sessuale rivolte principalmente ai seminaristi, un gruppo vulnerabile a causa delle dinamiche di potere e della fiducia nel contesto religioso. Questo articolo discute questi casi, concentrandosi sui seminaristi come vittime.
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Quale futuro per i sacerdoti dell’Istituto del Verbo Incarnato in caso di scioglimento?
Questo articolo arriva sulla scia di numerosi commenti di persone preoccupate, sia all’interno che all’esterno dell’Istituto del Verbo Incarnato, che cercano di capire cosa potrebbe accadere se il Vaticano decidesse di scioglierlo.
Cosa significa scioglimento canonico?
Lo scioglimento di un istituto di vita consacrata è una misura estrema che si prende solo quando si considera che le finalità dell’istituto sono state irreversibilmente deformate o che esso è divenuto dannoso per i suoi membri o per la Chiesa stessa. Secondo il Codice di Diritto Canonico (can. 584), spetta solo alla Santa Sede sciogliere un istituto di diritto pontificio. Va notato che l’IVE, finora, non è stato eretto come istituto di diritto pontificio, quindi il suo eventuale scioglimento formale seguirebbe una procedura diversa, anche se ugualmente supervisionata dalla Santa Sede. In alcuni casi si è scelta la riforma (come è accaduto con i Legionari di Cristo); in altri, la soppressione è stata inevitabile.
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Che cosa può fare il Vaticano per l’Istituto del Verbo Incarnato (IVE)?
Dopo sei interventi pontifici, lo scioglimento sembra inevitabile
🔶 Introduzione
L’Istituto del Verbo Incarnato (IVE), fondato in Argentina nel 1984, si è espanso rapidamente in tutto il mondo. Tuttavia, dietro questa facciata di dinamismo missionario, numerose testimonianze denunciano abusi di potere, manipolazioni spirituali, rigidità dottrinali e una struttura settaria difficile da riformare.
Il fatto più eclatante è che la Santa Sede ha già nominato sei commissari pontifici per intervenire nell’istituto. Nessuno di essi è riuscito a realizzare un cambiamento strutturale.
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Quali alternative reali sono rimaste ora al Vaticano? -

Derive settarie: documento della Conferenza episcopale francese
Pubblichiamo qui un documento dei vescovi di Francia sulle derive settarie, di Sr. Chantal-Marie SORLIN, Capo dell’Ufficio della Conferenza Episcopale per le Derive Settarie, giugno 2014
Traduzione di Ana Azanza. Testo originale in francese .
Questo elenco di criteri segue un processo comportamentale in quattro fasi cronologiche:
1. Il culto della personalità
I membri del gruppo si sentono attratti e raggruppati attorno a un fondatore con una personalità complessa nella sua carriera e nelle sue pretese…
1.1 La nascita del gruppo
Una disfunzione nel discernimento vocazionale può avere conseguenze disastrose. Abbondano gli esempi di candidati al sacerdozio respinti in una diocesi ma accettati in un’altra. Lo stesso vale per il riconoscimento di un’associazione di fedeli o di una comunità. Allo stesso modo, i vescovi svizzeri hanno appena ricordato questa esigenza: “quando i candidati al sacerdozio o alla vita religiosa cambiano il loro luogo di formazione o di comunità, le informazioni devono circolare tra i direttori in modo chiaro e preciso”.
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Eccellente video dell’Arcidiocesi di Madrid sugli abusi spirituali: applicazione all’IVE/SSVM
Questo video pubblicato dall’Arcidiocesi di Madrid spiega molti aspetti della vita nell’IVE e nella SSVM
